Due serate di scienza e divertimento con i ricercatori del CNR

Sabato 8 giugno e mercoledì 12 giugno, l’area della ricerca territoriale di Firenze ha aperto le sue porte ai cittadini per due serate all’insegna del divertimento e della scienza.

Sabato pomeriggio, in occasione della Notte Bianca organizzata dalla Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino, è stata inaugurata da una sfida accattivante combattuta a colpi di scienza. I ricercatori del CNR, presentati da Andrea Ienco ICCOM, si sono susseguiti sul palcoscenico per raccontare, mettere in rima o in melodia i temi delle loro ricerche ad un pubblico generalista. I temi hanno spaziato dalla chimica alla fisica, dalla geologia allo spazio infinito passando dalla biologia e dalla biodiversità fino ad approdare alla matematica e al linguaggio giuridico.
Tra i premi in palio troviamo: “Il Premio Speciale del Pubblico” assegnato a Matteo Maria Niccolò Franceschini ISPC in base all’intensità dell’applauso seguito alla sua performance. Inoltre, lo stesso Matteo Maria Niccolò Franceschini si è aggiudicato il premio di “Miglior Comunicatore” assegnatogli da una giuria scelta tra i partecipanti alla serata. Il suo intervento dal titolo “Fondali oceanici in quota” ha descritto di come la chiusura di un antico oceano e la formazione degli appennini hanno portato all’emersione di antichi fondali oceanici le cui rocce, in particolare il serpentino, sono state ampiamente impiegate nelle architetture locali.
La giuria ha inoltre conferito il “Premio Argomento più Interessante” a Francesco D’amico ICCOM che ha partecipato alla sfida con una performance intitolata MASTERCHEM nel corso della quale, ci ha fatto notare come pasticcere e chimico organico non sono poi così diversi poiché entrambi effettuano preparazioni che hanno bisogno di una ricetta. Ha inoltre dato spazio ad una riflessione sull’importanza dello sviluppo di una chimica sempre più verde per rendere tali ricette il meno dannose possibile sia per l’ambiente che per l’uomo.
Alla serata hanno partecipato talmente tanti ricercatori di nome Francesco che è stato deciso di conferire il “Premio non è Francesco” vinto da Elena Fanella INO. Elena Fanella con “Magicamente Infinito” ha risposto alla domanda cosa succede se dobbiamo contare infiniti elementi? Si prendono due segmenti di lunghezze visibilmente diverse e si forma con i due “una ciambella con il buco”. A questo punto si collega ogni punto del segmento corto con ogni punto del segmento lungo, fino a che tutta la circonferenza più piccola sarà collegata con la circonferenza più grande. Si noterà che un segmento contiene tanti punti quanti ne contiene l’altro e quindi deduciamo che ci sono infiniti punti tra due numeri interi.
Il “Premio Comunicatore Emerito” è stato conferito a Roberto Pini IFAC che ha incantato il pubblico con un brano accompagnato dalla chitarra dal titolo “La galassia che non c’è”. Il testo parla del nuovo telescopio spaziale James Webb e di come tramite il suo utilizzo possiamo vedere le galassie primordiali che si sono formate poco dopo il Big Bang introducendo in questo modo il concetto di spazio e tempo.
Gli altri ricercatori che hanno partecipato alla serata sono: Francesco Rossi ICCOM, Maurizio Marchi IBBR; Francesco Brandi ICCOM, Fabio De Francesco IBE, Andrea Marchionni ICCOM, Francesco Romano IGSG e Francesco D’Amato INO.
Il pubblico è stato numeroso, con più di 40 spettatori fra adulti e bambini, e partecipativo non solo come giuria ma, anche nel momento in cui gli sketch lasciavano il palco per diventare interattivi.

Le foto della serata:

Mercoledì 12 giugno, invece, è stata l’Area stessa la vera protagonista della serata, con la straordinaria Caccia al Tesoro pensata per coinvolgere sia i grandi sia i piccini, organizzata in occasione di ScienzEstate 2024. Questo evento speciale ha visto la partecipazione entusiastica di numerosi visitatori che si sono divertiti a scoprire i segreti della scienza.

Una ventina fra ricercatori e ricercatrici dei vari istituti del CNR hanno preso parte all’iniziativa, giocando con i visitatori e proponendo una serie di quiz ed esperimenti interattivi. Questi giochi scientifici hanno permesso loro di mostrare il proprio lavoro in modo coinvolgente e di spiegare in dettaglio gli obiettivi delle loro ricerche. I visitatori hanno avuto l’opportunità unica di vedere da vicino come si svolge la ricerca scientifica e di apprendere nozioni importanti in modo divertente e istruttivo.

Il tema della caccia al tesoro di quest’anno è stato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un ambizioso programma di azione dell’ONU che ingloba 17 obiettivi principali per uno sviluppo sostenibile, suddivisi in un totale di 169 ‘target’ o traguardi specifici. Durante la caccia al tesoro, ogni tappa del gioco è stata progettata per illustrare ai partecipanti, sia ragazzi che adulti, uno o più di questi 17 obiettivi. Gli argomenti presentati dai ricercatori erano strettamente legati a questi obiettivi, e attraverso le varie attività, il pubblico ha potuto comprendere in che modo la ricerca del CNR contribuisce a perseguire tali obiettivi, affrontando questioni cruciali per lo sviluppo sostenibile della nostra società.

Alla fine del percorso, ogni squadra ha avuto l’opportunità di andare alla ricerca di uno dei pezzi del puzzle, un’attività entusiasmante che ha aggiunto un ulteriore livello di coinvolgimento. Questo puzzle, una volta completato, andava a comporre proprio il logo dell’Agenda 2030, simbolo dell’impegno globale verso uno sviluppo sostenibile. L’evento è stato un successo, lasciando un’impressione duratura su tutti i partecipanti, che hanno potuto vedere con i propri occhi l’importanza della scienza e della ricerca per un futuro migliore.

logo agenda 2030

logo agenda 2030

Alla serata hanno partecipato più di 60 fra bambini, ragazzi e adulti, su due turni di gioco (dalle 18.00 alle 20.00 e dalle 20.30 alle 22.30).

Ecco alcune foto della serata:

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